Empanadas árabes
Come ben voi sapete tante volte la nostra scelta del piatto da fare è condizionato da diversi fattori: dalla voglia di cucinare, dalla voglia di creare, dal tempo che fa fuori dalla nostra finestra e da quanto vogliamo che quanto da noi preparato ci coccoli e compensi il cattivo tempo, o tante altre cose.
Stamattina Milano era grigia come spesso accade ed in più pioveva; in definitiva un tempo di "merda"...
Ero indeciso se fare le piadine o se fare qualcosa di più goloso, in sintesi, non ero convinto di avere il sapore della piadina in bocca ma volevo qualcos'altro, qualcosa di caldo ma allo stesso tempo leggero e semplice.
Ci ho pensato un attimo e il sapore che volevo era quello delle "empanadas árabes". Di sicuro vi domanderete perché, cosa hanno di particolare? Bene, prima di scoprirlo vi racconterò qualcosa sulle empanadas...
Le empanadas sono specie di panzerotti di pasta sfoglia ripieni molto spesso da carne, ma non solo. Sono tipici del sudamerica e fanno parte della "cocina" quotidiana argentina. Possono essere salate, agrodolci, dolci, piccanti, cotte al forno, fritte (ricetta originale), ripiene di carne (macinata oppure tagliata a coltello), di pesce, di verdure, ecc.
In Argentina bene o male ogni regione ha sua variante, e vi assicuro che ognuna di essa merita di essere assaggiata almeno una volta nella vita. Non variano soltanto gli ingredienti del ripieno ma anche le farine per la sfoglia così come le spezie che danno carattere all'insieme.
Si dice che nel sudamerica siano arrivate tramite gli spagnoli dopo la conquista dell'America, e che a loro volta il popolo spagnolo le abbia apprese anticamente dagli arabi dove questo modo di presentare la carne è molto comune.
In Argentina anticamente venivano mangiate in grande compagnia tra i "gauchos" attorno al pentolone dello strutto, dove venivano fritte, e mangiate tenendole in mano e con le gambe aperte perché dovevano gocciolare per terra...
La variante che vi presento oggi richiama in toto l'origine araba. Vi invito a scoprirla...
Ingredienti (per 4 persone)
- 16 dischi di sfoglia di ∅ 18/20cm
- 500gr di macinato di manzo
- 1 cipolla di medie dimensioni
- 10/12 pomodorini ciliegini
- semi di finicchio
- origano
- cumino
- aji molido
- sale
- pepe nero
- succo di 2 limoni.
Preparazione
1. Tagliate finemente la cipolla e i pomodorini in piccoli dadini.
2. In un ciotola grande disponete il macinato, la cipolla e i pomodorini. Salate, pepate e condite con tutte le spezie di cui prima. Incorporate il succo dei due limoni e mescolate il tutto con le mani in modo che tutti i sapori si omogeneizzino.
3. Coprite la ciotola con la pellicola e mettete a riposare in frigo per cira 1-2 ore. Naturalmente quanto più tempo rimarrà in frigo più si accentuerà la marinatura da parte del limone.
4. Disponete tutti i dischi di sfoglia sul piano di lavoro e con l'aiuto di un cucchiaio da minestra, collocate in centro il ripieno. Con l'aiuto delle mani chiudete verso l'interno la sfoglia in modo che ci vengano quattro angoli.
5. Cuocete nel forno statico a 200°C per circa 25 minuti. La cottura sarà ultimata quando la sfoglia diventerà dorata.
6. Lasciate riposare qualche minuto e servite accompagnate da un buon puré oppure un'insalata di stagione.
Per quanto riguarda i dischi di sfoglia, quelli argentini sono difficili da trovare a meno abbiate qualche negozio che vende prodotti etnici e possa averceli. A Milano ci sono ma non posso fare pubblicità.
Altrimenti, quelli che ho usato stavolta, sono quelli dell'involucro verde che potete trovare nei supermercati.
Altrimenti nella peggiore delle ipotesi, prendete delle sfoglie tonde o rettangolari normali, stendetele un po' perché troppo spesse e poi ritagliatevi i vostri dischi da utilizzare.
Godetevele, perché è un sapore diverso da quello di tutti i giorni...
Stamattina Milano era grigia come spesso accade ed in più pioveva; in definitiva un tempo di "merda"...
Ero indeciso se fare le piadine o se fare qualcosa di più goloso, in sintesi, non ero convinto di avere il sapore della piadina in bocca ma volevo qualcos'altro, qualcosa di caldo ma allo stesso tempo leggero e semplice.
Ci ho pensato un attimo e il sapore che volevo era quello delle "empanadas árabes". Di sicuro vi domanderete perché, cosa hanno di particolare? Bene, prima di scoprirlo vi racconterò qualcosa sulle empanadas...
Le empanadas sono specie di panzerotti di pasta sfoglia ripieni molto spesso da carne, ma non solo. Sono tipici del sudamerica e fanno parte della "cocina" quotidiana argentina. Possono essere salate, agrodolci, dolci, piccanti, cotte al forno, fritte (ricetta originale), ripiene di carne (macinata oppure tagliata a coltello), di pesce, di verdure, ecc.
In Argentina bene o male ogni regione ha sua variante, e vi assicuro che ognuna di essa merita di essere assaggiata almeno una volta nella vita. Non variano soltanto gli ingredienti del ripieno ma anche le farine per la sfoglia così come le spezie che danno carattere all'insieme.
Si dice che nel sudamerica siano arrivate tramite gli spagnoli dopo la conquista dell'America, e che a loro volta il popolo spagnolo le abbia apprese anticamente dagli arabi dove questo modo di presentare la carne è molto comune.
In Argentina anticamente venivano mangiate in grande compagnia tra i "gauchos" attorno al pentolone dello strutto, dove venivano fritte, e mangiate tenendole in mano e con le gambe aperte perché dovevano gocciolare per terra...
La variante che vi presento oggi richiama in toto l'origine araba. Vi invito a scoprirla...
Ingredienti (per 4 persone)
- 16 dischi di sfoglia di ∅ 18/20cm
- 500gr di macinato di manzo
- 1 cipolla di medie dimensioni
- 10/12 pomodorini ciliegini
- semi di finicchio
- origano
- cumino
- aji molido
- sale
- pepe nero
- succo di 2 limoni.
Preparazione
1. Tagliate finemente la cipolla e i pomodorini in piccoli dadini.
2. In un ciotola grande disponete il macinato, la cipolla e i pomodorini. Salate, pepate e condite con tutte le spezie di cui prima. Incorporate il succo dei due limoni e mescolate il tutto con le mani in modo che tutti i sapori si omogeneizzino.
3. Coprite la ciotola con la pellicola e mettete a riposare in frigo per cira 1-2 ore. Naturalmente quanto più tempo rimarrà in frigo più si accentuerà la marinatura da parte del limone.
4. Disponete tutti i dischi di sfoglia sul piano di lavoro e con l'aiuto di un cucchiaio da minestra, collocate in centro il ripieno. Con l'aiuto delle mani chiudete verso l'interno la sfoglia in modo che ci vengano quattro angoli.
5. Cuocete nel forno statico a 200°C per circa 25 minuti. La cottura sarà ultimata quando la sfoglia diventerà dorata.
6. Lasciate riposare qualche minuto e servite accompagnate da un buon puré oppure un'insalata di stagione.
Per quanto riguarda i dischi di sfoglia, quelli argentini sono difficili da trovare a meno abbiate qualche negozio che vende prodotti etnici e possa averceli. A Milano ci sono ma non posso fare pubblicità.
Altrimenti, quelli che ho usato stavolta, sono quelli dell'involucro verde che potete trovare nei supermercati.
Altrimenti nella peggiore delle ipotesi, prendete delle sfoglie tonde o rettangolari normali, stendetele un po' perché troppo spesse e poi ritagliatevi i vostri dischi da utilizzare.
Godetevele, perché è un sapore diverso da quello di tutti i giorni...
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